Perchè alla carne si abbina il vino rosso? sveliamo il mistero!
Siamo sempre stati abituati a sentirci dire che con la carne si abbina il vino rosso… ma perchè? ecco la spiegazione.
I tannini, tipici del vino rosso, producono una sensazione di ruvidità e secchezza che compensa quella della pastosità rilasciata dal grasso della carne.
I tannini infatti scompongono le glicoproteine della saliva che hanno funzione lubrificante, ristabilendo la sensazione di “bocca sciutta” dopo l’assunzione di cibi unti.
A dimostrarlo uno studio coordinato dal Dipartimento di scienze nutrizionali della Rutgers University (USA): i ricercatori hanno dimostrato l’effetto facendo mangiare ad un gruppo di volontari cibi untosi, accompagnati da soluzioni contenenti sostanze astringenti come l’estratto di vinacciolo, il tè verde e il solfato di alluminio.
Per lo stesso motivo gli orientali pasteggiano con il tè e in molte culture vi sono accostamenti fra ingredienti astringenti e grassi, come l’aceto e l’olio, il limone e i fritti, i sottaceti e il bollito, lo zenzero e il sushi.
Secondo i ricercatori, la naturale tendenza a ristabilire un equilibrio tra le sensazioni tattili della bocca ha favorito la ricerca di una dieta variata, che è stata vantaggiosa per la nostra evoluzione.
Per favorire un perfetto connubio tra carne e vino rosso, è necessario ottenere il meglio dalla carne.
Per preparare e cucinare un’ottima carne, ci sono alcuni accorgimenti essenziali da seguire per ottenere una carne tenera, succosa e bella da vedere:
I SUCCHI NON DEVONO FUORIUSCIRE
Per mantenere la carne tenera, succosa, senza perdere i suoi valori nutrizionali, bisogna dare una forte rosolatura come primo passo e poi, procedere con la cottura normale, in modo da proteggere all’interno i succhi stessi.
COME BATTERE LA CARNE
Per evitare che si arriccino, prima di cucinare le bistecche, incidete col coltello in due o tre punti o più il bordo della fetta, soprattutto in coincidenza con la fascia di grasso che la circonda.
In questo modo la bistecca risulterà piatta e non “arricciata”. Questa procedura è essenziale soprattutto per gli ossibuchi che hanno la caratteristica di essere circondati da una fascia di grasso e nervo.
La carne viene battuta per ottenere fettine più basse e tenere: utilizzando il batticarne direttamente sulla fetta si rompono le fibre, con una conseguente perdita di qualità.
Per evitare che ciò accada, posizionate sulla fettina un foglio di pellicola o di carta da forno e procedete con la battitura.
L’ideale poi sarebbe far sempre riposare la carne, prima di consumarla, per lo stesso tempo che è stata cotta. Non sempre è possibile, ma qualche minuto basta ugualmente.
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