I 5 cliché sulla carne da sfatare assolutamente

Ammettiamolo, ci sono troppi cliché sulla carne da sfatare. Abbiamo fatto una ricerca ancora più approfondita e ve la riassumiamo proprio in questo articolo con i 5 cliché sulla carne da sfatare assolutamente.

Buona lettura!

1. LA CARNE DEVE ESSERE MAGRA

Il vero sapore dell’animale e nella cucina non sta nella proteina, bensì nel grasso e per “grasso” non intendiamo i tre centimetri di lipidi che coprono la pancia dell’animale, piuttosto l’infiltrazione che si trova all’interno del muscolo.

E’ proprio quello il grasso che rende la carne dell’animale succulenta e adatta a ricette ambiziose.

Di conseguenza, la carne più saporita è quella marezzata, talmente soddisfacente e ricca di gusto per il nostro palato, da toglierci la voglia di bistecca per un bel po’, a differenza della fettina magra.

2. DEVE ESSERE FRESCA

Se la carne di manzo è appena stata macellata, non è adatta alla cottura né come struttura né dal punto di vista organolettico. La carne è più dura, fibrosa e ricca di acqua.

Il processo di maturazione a temperatura controllata, la frollatura: sono queste le cose che danno quel valore aggiunto al vostro taglio di carne, rendendolo ancora più digeribile, morbido e gustoso da mangiare.

Si tratta di un vero e proprio processo di trasformazione,in grado di migliorare la carne dai 14 giorni in poi; a 60, per intenderci, potremo avere una sorta di fetta di burro.

3. LA COTTURA E’ QUESTIONE DI TEMPO

Sostituire il cronometro con il termometro può aiutare ad affinare la vostra tecnica di cottura della carne.

Solitamente, il tempo è considerato il principale parametro per orientarsi in una classica ricetta a base di carne, ma è soggetto a troppe variabili.

Per ottenere un risultato certo bisogna minimizzare i margini d’errore: utilizzate la temperatura come riferimento dominante, misurandola con un termometro da infilzare nella pietanza tenendo presente che quella temperatura dovrete metterla per un certo periodo prima di raggiungere il risultato desiderato.

4. PASSARE DAL FRIGO ALLA PADELLA

Per troppa fretta o per abitudine (sbagliata), spesso la bistecca viene spostata dal frigo alla padella in qualche secondo, sottoponendola senza saperlo ad uno shock termico che nuoce alle nostre papille gustative.

Procedendo in questo modo, la bistecca trattiene i liquidi e prima che la condensa presente sulla carne fredda evapori del tutto, la bisteca sarà lessata.

Quello che otterrete sarà una bistecca che si accartoccia su se stessa, lessa nell’acqua che ha rilasciato.

5. LA GRIGLIA VA OLIATA

Perché versare olio sulla griglia, con il rischio che evapori o che nel peggiore dei casi bruci, quando invece possiamo oliare direttamente la carne?

Una griglia ben riscaldata raggiunge circa i 400 gradi: versarci sopra direttamente i grassi non ha senso se non si vuole friggere.

E’ meglio preservare la bistecca massaggiandola con l’olio, il quale rimarrà sulla superficie durante la cottura.

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